2017 04 05 popolo mio che male ti ho fattoUnità Pastorale n.1
Parrocchia Sacro Cuore - Macerata

Popolo mio, che male ti ho fatto?
Catechesi sulla Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni

con esecuzione della Pássio Dómini nostri Jesu Christi secúndum Ioánnem di Tomàs Luis de Victoria
a cura della Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata

Mercoledì 5 aprile 2017 ore 21,15
Chiesa Sacro Cuore, Macerata

Mancano pochi giorni all’inizio della Settimana Santa. Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla croce. “In questo giorno in cui «Cristo nostra Pasqua è stato immolato», la Chiesa con la meditazione della Passione del suo Signore e Sposo e con la adorazione della Croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla Croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo”. (n.58 Paschali Sollemnitatis)

Per prepararci a vivere con intensità l’azione liturgica del Venerdì Santo, viene proposta questa catechesi che presenta anche il canto della Passione di nostro Signore Gesù Cristo in una versione in lingua latina e in canto gregoriano, oggi poco usuale per le nostre comunità, ma un tempo normale consuetudine. Ad aiutarci in questo sarà la Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata diretta da Carlo Paniccià. Non vuole essere il recupero di pratiche antiche né far mostra di linguaggi accademici, ma permettere l’ascolto del canto di chi ci ha preceduti con la consapevolezza che è Parola di Dio e non solo un gesto prettamente artistico: è il racconto drammatico del gesto immenso di amore dell’ “insondabile Misericordia” Divina come scriveva Santa Faustina Kowalska, la segretaria della Misericordia.

Il Venerdì Santo la Liturgia della Parola è particolarmente densa con la lettura del quarto canto del servo del Signore (Is 52,13-53,12), il canto del salmo 50, l’ascolto della lettera agli Ebrei e della Passione secondo Giovanni che normalmente viene proclamata a più voci. Questa soluzione che aiuta nella drammatizzazione della lettura, è accertata fin dal XIII secolo con la distribuzione della recitazione intonata tra più cantori, probabilmente un’innovazione ad opera dei Padri Domenicani. La tripartizione è la soluzione più diffusa: il ruolo di Cristo è affidato a un basso, quello dell’Evangelista a un tenore e quello degli altri soliloquentes e delle turbae a un contratenore. Nel XIV secolo le turbae, ovvero le parti spettanti ai giudei e ai soldati, vengono talora assegnate a un coro, ma in forma monodica. Il Cinquecento italiano vedrà la diffusione della Passione responsoriale, resa generalmente attraverso l’adozione delle tecniche mottettistiche polifoniche franco-fiamminghe.

Quella che verrà fatta ascoltare in questa catechesi prevede le parti polifoniche composte dal famoso musicista religioso spagnolo Tomás Luis de Victoria (1548- 1611).

Don Ariel Valentin Veloz Mendez

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